mercoledì 12 dicembre 2012

“GAYA: LA PROMESSA DELLA TERRA”



La debole traccia di un'antico enigma. Il remoto messaggio da un altro mondo. Il richiamo delle origini cosmiche. Un mistero ancestrale da decodificare. Una “voce” dallo spazio profondo che, il giovane scenziato Thurriano, sente di dover “interpretare” a qualunque costo. Suo complice, un potente computer con meccanismi “quantici” in cui risiede tutta  la verità sulle origini di un antico pianeta. Tutto questo è: “Gaya La promessa della Terra”, il nuovo capitolo della mia tetralogia dedicata agli “Elementi”: il secondo di quattro racconti nati dalla fantasia di: Protagonista & Soci.


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lunedì 26 novembre 2012

“Mozzastero”: sculture di latte suggerite dagli Astri!

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L'abilità nelle mani e i segreti del latte” . Ecco dove risiede la magia di un Casaro.


Casaro: un termine che non è significativo né di un lavoro improvvisato né di semplice realizzazione. Tutt'altro: qui si tratta di un mestiere che si apprende col tempo, sacrificio e dedizione. Un esercizio che racconta l'esperienza di remote generazioni. Una saggezza molto antica per la quale, Antonio Farina, scava nelle origini storiche di un'arte quasi ancestrale e che risale addirittura ai Sumeri. Una ricerca che lo ha portato giustamente ad essere omologabile ad uno Speziale della pasta filata. 
Questa sua originale ed approfondita analisi storica, costruita soprattutto nell'ultimo lustro con grande forza di volontà, gli vale senza ombra di dubbio il titolo di “Casarosofo”. Ossia: filosofo casaro della pasta filata. Con questo suo lavoro editoriale, fra l'altro, Farina vuole dirci che...
«La “chiave di volta” - spiega Farina nell'agile saggio - e' la lezione dei Benedettini del monastero di San Lorenzo in Capua, il cui rettore fu San Aldemaro. Osservando le stelle, questi religiosi, trasferirono la loro preparazione astrologica al mondo del latte, dando cosi' origine alla pasta filata, lavorata con originalita' nelle forme del: fior di latte, mozzarella, caciocacavallo e provolone». 
Mozzastero”, dunque (questo è il titolo del saggio firmato da Farina), sta a significare appunto: “Piccolo ordine che apprende”. E non è tutto; la lezione che Farina desidera trasmetterci prosegue così:
«Se osserviamo la stella che cade dalla Galassia - scrive l'autore - la sua scia appare come un bocciolo con lo stelo, cioè un fiore che cade all'ingiù. Galassia deriva dalla parola “Galaxi'as” ovvero “di latte”». Da qui, poi, giungere al termine stranoto “Fior di latte”, converrete che il passo è davvero breve!
Ma l'insegnamento non finisce certo qui, anzi...
«Per creare la mozzarella di bufala, invece, i monaci si ispirarono alla luna. Mentre il provolone aveva come riferimento “l'Uovo Cosmico”».
Ciò che il Casarosofo vuole precisare è che, i formaggi a pasta filata, dunque, furono una scoperta da collocare nell'alto Medioevo. Una magnifica rivelazione ascrivibile alla manualità dei monaci benedettini di Capua. Nel perseverare la famosa regola: “Ora et labora”, costoro, fra l'altro, insegnarono anche un'indispensabile azione di cura da svolgersi dentro un tino. Ecco svelata l'origine del termine “Curatino”.
Infine, a conclusione del suo originale, quanto attesissimo intervento, Farina ci offre un brillante ed inaspettato riferimento alchemico:
«Se nel genotipo dell'arte casearia esiste quell'archeologia sapienziale, significa che quell'uomo, capace di trasmutare la materia latte secondo i principi della natura, può a buon diritto essere identificato col nobile titolo di Casarosofo». Ed io concordo assolutamente con lui!
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martedì 13 novembre 2012

"Saturno coi suoi transiti: è Kairos, Aion o Kronos?"

«Come e quando cogliere le opportunità di questo severo arbitro dello scorrere del tempo?»


«Forse la domanda non è posta in modo sufficientemente chiaro. Ve la riformulo: l'influenza dei passaggi di Saturno (in un T.N. od in una R.S.) può recare in sé anche il seme di un'inattesa svolta in avanti, oppure... rappresenta solo un ineluttabile castigo? Noi appassionati degli Astri, sappiamo che gli antichi Greci avevano almeno tre modi di indicare il tempo: Aion, Kronos e Kairos. Aion rappresenta l’eternità, l’intera durata della vita, l’evo. Indica il "divino principio creatore", eterno, immoto e inesauribile; Kronos indica il tempo nelle sue dimensioni di passato presente e futuro, lo scorrere delle ore; Kairos, infine, indica il tempo opportuno, la buona occasione, il momento propizio. Ossia, quello che noi oggi definiremmo "il tempo debito"»

«A ben vedere, l'obiettivo che mi propongo di raggiungere con la mia domanda iniziale è appunto: come e quando individuare (se possibile), il Kairos nei transiti saturniani? E di riflesso aggiungo: ma un Capricorno (ovvero un soggetto con forti valori capricorniani), potrebbe essere avvantaggiato in questo caso? Ora, prima di raccogliere i contributi che vorrete condividere, faccio una premessa che ritendo necessaria. Naturalmente, anche in questo caso il vostro punto di vista è fondamentale, oltre che gradito. Nella mitologia greca KAIROS è stato sempre un perdente perchè l'Uomo ha sempre seguito la "logica del Tempo". Ma, secondo me, KAIROS non perderà nel momento in cui saprà "fermare il tempo", proprio grazie alla sua specifica qualità che è (come recita il suo nome): IL MOMENTO GIUSTO E OPPORTUNO. Voi cosa ne pensate? Su tutte e tre le quastioni rappresentate, qual'è il vostro punto di vista?»

domenica 21 ottobre 2012

Amore Mercuriale

Scorrevole e fugace può essere l’amore per questo segno. Effimero a volte, come la giovinezza che i Gemelli esprimono. Nonostante il cauto disinteresse sentimentale si può scoprire una tensione drammatica, fautrice di tempeste emotive imprevedibili. La lieve ironia consente di non scoprirsi mai del tutto, spesso di falsificare le proprie carte, incoraggiati dal gusto del rischio che Plutone sa ispirare.



"Non so se è amor che hai …"

«Non so se è amor che hai, o amor che fingi,
quello che mi dai.
Dammelo. Così mi basta.
Giacché per tempo giovane, non sono,

che lo sia almeno per errore.

Poco gli dèi ci danno, e il poco è falso.

Però se ce lo danno, sebbene falso,
l’offerta
è vera. Accetto.
Chiudo gli occhi: è sufficiente.

Cosa voglio di più
(Fernando Pessoa)

martedì 9 ottobre 2012

Astrologia + Astronomia: non più "Eresia" contro scienza

Guardando al futuro con un rinnovato approccio; avviando un dibattito costruttivo. Senza più mettersi l'una contro l'altra. Una coraggiosa sfida che si propone di ricercare i punti di connessione, fra le due scienza. Implementandosi l'una con l'altra. All'unisono.


Certo, questo post lo si potrebbe anche intitolare: Armonia Vs Matematica. Però, a questo punto, mi chiedo... ma cos'è un'armonia se non una sequenza matematica resa più gradevole da un sottofondo musicale? E dunque... se Musica e Matematica possono fondersi in un unico risultato arminico, perchè ciò non può avvenire anche con Astrologia e scienza astronomica?

domenica 11 marzo 2012

La promessa dell'Acqua-Promise of the "Water": My tribute to the "Elements"



It 's the second week of the month "mercurial" and this is the story of George:
In a small town, a peninsula in the Mediterranean, George lived. He was an orphan, always! A very reserved, seemingly shy but sometimes with great sensitivity, as well as a curious singularity.
In the village it was said that George, a man of 40 years, was a bit over the top, because he claimed to hear the "voice of the sky and the stars." Voice that, at crucial moments of his life, always showed the right path to take.
Indeed it was a bit "unusual." He spent hours and hours on the beach collecting shells, and when asked him why, he replied that "the sky passes through them singing."
One day, just a shell, told him to get on the first ship and leave this sad place. We thought for a moment and departed not greeted nobody and did not take any luggage. He brought with him only .........
Yes, maybe it was crazy! Be known as special people, enlightened, if ever .... crazy is the one who can feel something inside, which gives him the compass of feeling, a voice that, for simplicity, calls "the voice of wisdom." But just not to waste time explaining it to those who do not will never understand.
Giorgio So .... yes, it was crazy! So nobody was surprised when he brought with him only "one" shell.
He left the country with no regrets, but then what was to regret? He had always felt an outsider, different, seemed to speak another language.
But he had something special that was left to its every step, like a trail of light: the energy of all creatures. That is, was so strong, the connection between him and all the things around him, to draw such a force that is turned into energy. And then that reverberated throughout the space that enveloped him, with great astonishment of those around him.
Often saw him lay a small crab, with his head slightly tilted to one side and his eyes filled with tenderness. The same look that now caressed the shell resting on the palm of the hand, while on the deck of the ship was beginning a journey that did not know the destination. He just wanted to go, lulled by the waves that he so loved and then feel the wind in your hair, face and entire body.
The wind, the air! This vital, transparent and pure delight and able to make you suffer. That same wind that gave him a song that has always accompanied him and sang something like this:
"I am the voice of feelings / if slightly caress envelops me a deep peace / screaming if the storm the first to feel it is my male heart / I want to throw in the ocean of emotions / there I can enjoy my pleasures / suffer my regrets / of what I want and I never had. "
So delighted George, the current and the saltiness Vergano. "What a beautiful song," he thought. I run at once to write it so it does not fall into oblivion.
Alas, though with a bit of regret, never remember not having known the school, but he did not regret. Rather, Squeeze his shell that whispered to look ahead, and it did!
He looked up and saw him! An old craftsman was intended to do with the old network nodes. Without moving he began to observe it, he knew he was fascinated by the hands of the elderly man, they reveal a back full of wounds suffered and calloused knuckles so as to seem nuts.
Yet those hands looked like magic, hovering read between the networks, with the lightness of two butterflies. And despite everything, still created!
He remembered, then, the words read by the Reverend at his church, the Sunday before, words which, although difficult to interpret, it had attracted. Those words went like this: "Oh, great Harvester, where is thy crescent?". So, approaching the old man and asked him: Tell me old man, what are you creating?
The old man looked long and to welcome in the blue tired of his endless eye and replied: "I'm creating nodes joining
On hearing those words was a shock and doubt melted like snow in the sun and the doubts became certainty, endless! There was no need to say more, because George had understood everything. Now he knew to be part of that sea, the sky and the wind. No longer felt a stranger in this world, someone had taken him in her arms, as a father and given him a new name and a new form.
All that was, all he had, all I had hoped, all I loved was there before his eyes.
Now he knew that nothing would be missed, and now, George has never been more alone. Forever!


E' la seconda decade del mese "mercuriano" e questa è la storia di Giorgio:

In una piccola cittadina, di una penisola nel mediterraneo, viveva Giorgio.
Egli era orfano, da sempre! Un tipo molto riservato, a tratti apparentemente schivo ma dotato di grande sensibilità, oltre che di una curiosa singolarità.

In paese si diceva che Giorgio, un uomo di 40 anni, fosse un pò sopra le righe, perché sosteneva di sentire la “voce del mare e delle stelle”. Voce che, nei momenti cruciali della sua vita, gli indicava sempre la giusta strada da prendere.

Effettivamente era un pò "fuori dal comune". Passava ore e ore sulla spiaggia raccogliendo conchiglie e, quando gli domandavi il perché, rispondeva che: “attraverso di esse l'acqua ed il cielo passa cantando".

Un giorno, proprio una conchiglia, gli disse di salire sulla prima nave ed abbandonare quel triste luogo. Non ci pensò un attimo e partì; non salutò nessuno e non prese alcun bagaglio. Portò con sé solo...

Sì, forse era matto! Come sanno esserlo le persone speciali, illuminate; sempre se....pazzo è colui che riesce a sentire qualcosa dentro di sé, che gli dà la bussola dei sentimenti; una voce che, per semplicità, chiama "la voce dello saggezza". Ma giusto per non perder tempo a spiegarlo a chi non lo capirà mai.

Allora Giorgio... sì, era pazzo! Per cui nessuno si meravigliò quando portò con sé solo "quella" conchiglia.

Egli lasciò il paese senza rimpianti; ma poi cosa doveva rimpiangere? Si era sempre sentito un estraneo, diverso; sembrava parlasse un'altra lingua.

Eppure aveva qualcosa di speciale che restava ad ogni suo passaggio, come una scia luminosa: l'energia di tutte le creature. Cioè: era così forte, la connessione tra lui e tutte le cose che lo circondavano, da trarne un tale vigore che si tramutava in energia. E che poi riverberava in tutto lo spazio che lo avvolgeva; con immensa meraviglia di chi gli stava attorno.
Sovente lo vedevi fissare un piccolo granchio, con la testa leggermente inclinata da un lato e gli occhi colmi di tenerezza. Lo stesso sguardo che ora accarezzava la conchiglia adagiata sul palmo della mano, mentre sul ponte della nave stava iniziando un viaggio di cui non conosceva la meta. Voleva solo andare, lasciarsi cullare da quelle onde che tanto aveva amato e poi sentire il vento nei capelli, sul viso ed in tutto il corpo. 

Il vento, l'acqua! Questo elemento vitale, liquido e puro: capace di farti deliziare e soffrire. Quello stesso elemento che gli regalava una canzone che da sempre lo accompagnava e che cantava pressappoco così: 

"io sono la voce delle sensazioni/ se lievemente ti sfioro, mi avvolge una profonda pace/se urla la tempesta il primo a percepirla è il mio maschio cuore/ voglio gettarmi nell'oceano delle emozioni/ lì potrò godere dei miei piaceri/soffrire per i miei rimpianti/ di ciò che vorrei e che non ho mai avuto".

Così si deliziava Giorgio, mentre la corrente e la salsedine lo vergavano. "Che bella canzone", pensò. "Corro subito a scriverla affinchè non cada nell'oblio", si disse mentre si recava verso un chioschetto.

Ahimè, seppur con un briciolo di rimpianto, ricordò di non aver conosciuto mai la scuola; ma non se ne rammaricò. Piuttosto, stringeva tra le dita la sua conchiglia che gli sussurrava di guardare davanti a sé, e così fu! Poi lui alzò lo sguardo e lo vide! Un vecchio artigiano era intento a fare nodi con delle vecchie reti.

Senza muoversi si mise ad osservarlo; capì di essere affascinato dalle mani dell'anziano uomo: esse palesavano un dorso pieno di sofferte piaghe e delle nocche delle dita talmente callose da sembrare delle noci.

Eppure quelle mani sembravano magiche, si libravano leggere tra le reti, con la leggerezza di due farfalle. E che nonostante tutto, ancora creavano!

Si ricordò, allora, delle parole lette dal sacerdote nella sua chiesa, la domenica precedente; parole che, seppur di difficile interpretazione , lo avevano affascinato. Quelle parole recitavano pressappoco così: 

"Oh, grande Mietitrice, dov'è la tua falce?". Così, avvicinandosi al vegliardo lui e gli chiese: "Dimmi vecchio, che cosa stai creando?" 

Il vecchio lo guardò a lungo, accogliendolo nell'azzurro stanco dei suoi occhi infiniti, e rispose: "Sto creando nodi di congiunzione

Al sentire quelle parole ebbe un sussulto ed ogni dubbio si sciolse come neve al sole e le perplessità divennero certezza infinita!
Non c'era bisogno di aggiungere altro, perché Giorgio aveva compreso tutto. Adesso sapeva di essere parte di quel mare, di quel cielo e di quel vento. Non si sentiva più uno straniero in questo mondo; 

qualcuno lo aveva accolto tra le braccia, come un padre e gli aveva dato un nome nuovo e una nuova forma.

Tutto quello che era, tutto quello che aveva, tutto quello che sperava, tutto quello che amava era lì davanti ai suoi occhi. Adesso sapeva che nulla gli sarebbe più mancato; adesso, Giorgio, non sarebbe mai stato più solo. Per sempre!

Protagonista & Soci by KarmiKo69 (PS Consulting Web division) / CC BY-ND 3.0
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